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Marco Oreggia e la sua “Guida ai migliori oli del mondo”

Alcuni passi avanti, ma ancora troppo incerti: in un contesto di grande ampliamento delle frontiere della qualità e di deciso orientamento al libero mercato, il settore olivicolo continua a vivere una situazione estremamente delicata. Infatti, nonostante i segnali positivi circa il nodo spinoso dell’origine, ovvero l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive, questo ordinamento continua a presentare parecchi aspetti di ambiguità. Mai come in questo momento dunque ci sembra fondamentale per il lettore uno strumento aggiornato di informazione corretta e trasparente sulle produzioni mondiali di qualità. Soprattutto perché le virtù dell’olio, organolettiche e salutistiche, si stanno affermando in tutto il mondo con sempre maggiore convinzione. Questo è L’extravergine 2009 che nella sua nona edizione continua a rinnovarsi e dà spazio a tre nuovi paesi, Bosnia Herzegovina, Brasile e Giappone, estendendo così il panorama europeo, americano e asiatico. Sono dunque 37 i paesi presenti, di cui due approfonditi a livello regionale: l’Italia e la Spagna, i due colossi produttivi nel mondo. 487 schede descrivono il produttore con il suo olio migliore, selezionato a partire da oltre 3mila campioni valutati da un panel di esperti assaggiatori; e altri 147 prodotti delle stesse aziende che si sono conquistati una segnalazione completano la rassegna, per un totale di 634 oli presenti. L’extravergine 2009 – Guida ai Migliori Oli del Mondo di Qualità Accertata, pubblicato da Cucina & Vini editrice, è curato da Marco Oreggia, uno dei maggiori esperti del settore elaiotecnico mondiale, affiancato da Laura Marinelli. Ma la Guida non è solo un catalogo di aziende di qualità: gli articoli tematici della prima parte, curati da esperti internazionali, offrono un’analisi completa della filiera olivicola, dalla raccolta delle olive al prodotto finale sulle nostre tavole. Come sempre il curatore, oltre a indicare le 15 aziende “top” per qualità, attribuisce un premio “speciale” – da quest’anno intitolato a Cristina Tiliacos – a un protagonista del mondo dell’olio. Propone inoltre due elementi di valutazione: il Valore Aziendale, che quantifica in termini numerici le caratteristiche e l’impegno dell’azienda nella filiera della qualità produttiva e la Tendenza Aziendale, che definisce con un simbolo l’evoluzione dell’azienda stessa negli anni.