Mila Kastorias
I meli sono alberi perenni e decidui che appartengono alla famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Pomoideae. Ha fiori ermafroditi che si sviluppano insieme alle foglie a gruppi di 5-7.
Il frutto, la mela, ha consistenza polposa e succosa, con un leggero gusto dolce, è globoso, con polpa croccante e biancastra. Dal punto di vista botanico la mela è un “falso frutto” in quanto costituita da un ingrossamento dell’ovario.
L’area in questione produce le varietà rosse Starking, Starkrimson, IDR Delicious, Red Chief e le varietà gialle Golden Delicious, Jonagold, Granny Smith.
I meli sono coltivati per i loro frutti. Le mele sono raccolte quando corrispondono a certi indicatori di maturazione – ingredienti solubili (12,5 brix per le varietà rosse, 14,5 per le varietà gialle), resistenza della polpa alla pressione (7-8 kg), distribuzione della colorazione rossa (deve essere più dell’80 % della superficie colorata) e concentrazione interna di etilene (1 ppm).
Le mele si mangiano in genere crude e, in misura minore, cotte in vario modo (cotte a fuoco lento, in conserva, al forno, nelle crostate, nelle salse, ecc.). Inoltre sono usate per la produzione di sidro (la cui preparazione è menzionata da Plutarco nel I secolo d.C.) di succhi, di vino, di liquori, di brandy e di aceto, nell’industria dolciaria e nella produzione di pectina. Le mele sono una buona fonte di vitamina A e C e contengono una quantità notevole di carboidrati, oltre ad essere una fonte eccellente di fibre alimentari.
Nella prefettura di Kastoria i meli sono coltivati soprattutto nelle località in riva al lago e al fiume che sono le zone di attività della GEOK (distretti di Kastoria, Vitsios, Agia Trias, Orestias, Agion Anargyron e Iona Dragoumi). L’altitudine sul livello del mare della zona di coltivazione è compresa tra 630 e 850 metri.
L’area complessiva adibita alla coltivazione è di 16500 stremmi (1 stremma = 1000 m2), pari al 5 % dell’area coltivabile della prefettura.
Il terreno della zona di coltivazione è alluvionale e sedimentario, ha consistenza leggera, è ben drenato e lievemente acido.
Il clima è continentale con temperature basse in inverno che rispondono pienamente all’assoluta esigenza dei meli di un periodo freddo per il riposo vegetativo. Le estati sono fresche vista la latitudine geografica, l’altitudine sul livello del mare e la presenza di fiumi e laghi che comportano una notevole escursione della temperatura tra il giorno e la notte, un fattore che favorisce notevolmente la formazione di una pigmentazione completa (antociani) nel frutto. Le precipitazioni medie annue sono pari a 602 mm (1991-1997).
La denominazione in greco della mela e del melo – “milo” e “milia” (o “mileia” come termine poetico) – deriva dagli antichi dialetti greci eolico e dorico e ha origine mediterranea.
I meli sono conosciuti fin dai tempi preistorici nella loro forma naturale e selvatica. Sono stati reperiti alberi fossili che risalgono al 3000 a.C.
Omero (VIII secolo a.C.) menziona la pomicoltura sia nell’Odissea, VII, 115 (“meli con splendidi frutti”) e XXIV, 340, che nell’Iliade, X, 152. Esistono anche menzioni nella Teogonia di Esiodo (VIII secolo a.C.), riga 215 (“le Esperidi che custodiscono le ricche mele dorate e gli alberi coperti di frutti al di là del glorioso Oceano”), Erodoto (V secolo a.C.), Aristofane (Le nuvole, riga 978), Teofrasto (IV secolo a.C.) ed altri scrittori dell’antichità.
Famoso nella mitologia greca è il pomo d’oro inviato come dono da Eris, divinità greca della discordia e della vendetta, alle nozze di Tetide e Peleo, con il messaggio “per la più bella”. Era la sua vendetta per non essere stata invitata, unica tra gli dei dell’Olimpo, e ciò ha provocato una rivalità tra le tre dee più belle, Era, Atena e Afrodite, che a sua volta ha portato al rapimento di Elena e alla guerra di Troia (i termini originali greci per “mela della discordia” sono “μήλο της έριδος””o “mela di Eris”).
Secondo C. H. Chandler, professore di arboricoltura all’Università di California, i meli sono stati coltivati in Grecia sin dal 600 a.C.
Nella prefettura di Kastoria la loro coltivazione rimonta quantomeno agli inizi del XX secolo ed è iniziata nei villaggi di montagna. Nel periodo tra le guerre (1930-1940) si è diffusa e localizzata nelle zone lacustri e fluviali della prefettura (che corrispondono ai distretti di Kastoria, Aliakmona, Makedna, Vitsios, Agia Trias, Orestias, Agion Anargyron e Iona Dragoumi).
La GEOK è un’associazione ufficialmente riconosciuta di produttori di mele tenuta per legge a conservare le registrazioni relative alla coltivazione, alla produzione e alla vendita per i suoi membri. Per questa ragione esistono registrazioni per ciascun produttore del numero di piante, della superficie piantata a meli e della quantità e qualità della produzione.
Trattasi di prodotti di ottima qualità che sono raccolti, conservati, selezionati, imballati e standardizzati nei moderni impianti di selezione e deposito frigorifero della GEOK.
Il personale ispettivo delle direzioni agricole regionali controlla la produzione, la standardizzazione e la distribuzione conformandosi a decisioni ministeriali.
La raccolta inizia alla fine di settembre, dura un mese e si svolge in un’atmosfera festiva.
I criteri di maturazione applicati dalla GEOK sono stati definiti dal Laboratorio di arboricoltura dell’Università di Salonicco, Dipartimento di agricoltura, dopo una serie di esperimenti effettuati nella zona di coltivazione delle mele della GEOK e sono i seguenti:
A. Concentrazione delle componenti solubili (varietà rosse 12,5 brix, varietà gialle 14,5 brix).
B. Resistenza della polpa ad una pressione di 7-8 kg.
C. Distribuzione della pigmentazione rossa ( > 80 % della superficie colorata).
D. Concentrazione interna di etilene (1 ppm).
In tale modo viene controllata la qualità del prodotto raccolto; le malattie fisiologiche o quelle che si sviluppano dopo la raccolta durante la conservazione sono in gran parte evitate.
I produttori raccolgono a mano la frutta (una mela alla volta); la depongono in contenitori di plastica dai quali le mele sono trasferite in cassette di legno di 1,10 × 1,20 × 0,7 m. Questi contenitori sono caricati da montacarichi su autocarri che li trasportano il medesimo giorno agli impianti refrigeratori della GEOK dai quali sono trasferiti ai depositi frigoriferi.
Le mele sono raccolte, conservate, selezionate, standardizzate e imballate nell’impianto della GEOK ubicato a Fotini che è provvisto di magazzini frigoriferi e di impianti di selezionamento che sono i più moderni del tipo nell’area balcanica.
Le mele sono immagazzinate e conservate in 16 magazzini frigoriferi, 4 dei quali ad atmosfera controllata.
Le mele sono conservate dal periodo della raccolta fino a maggio/inizio di giugno dell’anno successivo.
La GEOK è l’impresa agricola meglio organizzata nella prefettura di Kastoria con notevoli impianti ed esperienza tecnica.
Tuttavia nel contesto del piano d’azione che essa ha presentato in quanto associazione di produttori di mele (la cui attuazione è ammissibile ai contributi del Fondo agricolo europeo), essa intende ammodernarsi ed adattare le sue infrastrutture in modo da porre a disposizione dei suoi membri strutture commerciali stabili, attività di formazione, informazioni agricole e metodi colturali ecocompatibili.
Uno dei principali elementi del piano d’azione è l’acquisizione di nuove attrezzature che insieme a quelle esistenti perfezioneranno e ammoderneranno la raccolta, la trasformazione e il magazzinaggio del prodotto.
L’unico stabilimento di standardizzazione e d’imballaggio nella prefettura di Kastoria è quello della GEOK che rappresenta il centro di distribuzione per tutta la produzione di mele di Kastoria per cui è richiesto il riconoscimento IGP.
Nel periodo di conservazione la selezione e la standardizzazione sono effettuate progressivamente da un impianto elettronico ultramoderno con capacità pari a 10 tonnellate all’ora, che seleziona le mele in categorie di qualità in corrispondenza al peso di ciascuna mela a al colore (percentuale di colorazione rossa dell’80 %).
Tutti i tipi e calibri sono imballati in cassette di plastica e cartoni di varie misure conformemente alle richieste e alle peculiarità del mercato interno e dei mercati esteri:
– cartoni a tre strati (50 × 27 × 30 cm),
– cartoni a cinque strati, del tipo “tray pack” (52 × 32 × 32 cm),
– caricatori di cartone a due strati (40 × 60 × 18 cm) nei quali le mele sono sistemate in due strati in un involucro di plastica.
In base al piano d’azione presentato dalla GEOK per i contributi UE è altresì previsto di acquistare un sistema di microimballaggio che è più adatto per la commercializzazione finale del prodotto.
Saranno altresì acquistate attrezzature per la sua marcatura per illustrare le caratteristiche qualitative e l’origine del prodotto. È poi prevista l’apertura di un esercizio di rivendita al minuto di mele di Kastoria di qualità garantita.
Circa il 20-30 % della produzione di mele della GEOK è esportata in paesi europei quali l’Italia, il Portogallo, la Germania e i Paesi Bassi. Piccole quantità sono esportate verso Israele, l’Albania e la Russia.
Le caratteristiche del prodotto (calibro, intensità della colorazione rossa, eccezionali caratteristiche organolettiche – gusto, profumo e succosità della polpa, dovute all’ottimo rapporto tra sostanze solide ed acidi solubili e alla notevole consistenza della polpa, 7-8 kg di pressione – che persistono pur con una riduzione graduale naturale sino alla fine del periodo di commercializzazione) sono dovute alle condizioni topologiche e climatiche nell’area e ai metodi colturali praticati.
Il terreno delle zone di produzione della GEOK è un fattore fondamentale per la crescita dei meli e per il completamento ottimale del ciclo naturale di maturazione. Trattasi di terreno alluvionale e sedimentario, derivato dagli strati rocciosi (principalmente vulcanici) del Grammo e Vitsio; esso ha consistenza leggera, ottimo drenaggio, leggera acidità, è esente da germi patogeni e ha un elevato tenore di materie organiche (1,5-2 %).
Il clima della zona che è temperato-continentale (grazie alla presenza del lago), con estati fresche per effetto dell’altitudine (le zone di coltivazione sono a 630 m), è propizio ad ottenere elevate concentrazioni di solidi solubili e un ottimo equilibrio tra zucchero-acido, dando così origine a eccellenti caratteristiche organolettiche (cioè gusto e profumo delizioso, struttura della polpa succosa e densa) e lunga durata.
La notevole escursione della temperatura tra giorno e notte, in particolare nei mesi di maturazione (luglio, agosto e settembre) favorisce la formazione di una pigmentazione completa (antociani) nel frutto con conseguente vivida colorazione rossa e gialla delle rispettive varietà.
I metodi colturali praticati, che derivano da una lunga esperienza e know-how, contribuiscono a produrre frutta ben proporzionata, calibrabile ed omogenea. Questi metodi comprendono un adeguato diradamento a tempo debito, un’appropriata concimazione (principalmente organica) e irrigazione integrativa in estate.
Sono organizzati regolarmente festival della mela, che risalgono ad una tradizione già consolidata nel tempo e vi partecipano gruppi folcloristici e culturali. Questi eventi insieme a varie usanze connesse alle mele (particolarmente a Natale), a visite ai frutteti organizzate per gli allievi di istituti scolastici pubblici (già da vari anni), ai detti popolari facenti riferimento alle mele che sono il distillato di una lunga esperienza e della saggezza popolare (corrispondenti a “il frutto non cade lontano dall’albero”, “fatti gli affari tuoi”, “una mela al giorno toglie il medico di torno”), sono tutti elementi di cultura e tradizione locale che contribuiscono alla conservazione dell’ambiente e all’armonia del modo di vita delle popolazioni che vivono in tale regione.