Mistrà
La ricetta prevede semi di anice, di finocchietto selvatico, di coriandolo e scorze di arancia nelle seguenti proporzioni: 400 ml di alcol a 90°, 20 g di semi di anice, 4 g di semi di finocchietto selvatico, 14 g di semi di coriandolo, le scorze di 1 arancia.
Procedimento: tutti gli ingredienti vanno messi in infusione in un recipiente di vetro a chiusura ermetica, il quale dopo essere stato ben tappato, va agitato e poi lasciato a macerare per circa 10 giorni. Passato questo tempo, si prepara lo sciroppo. Si portano a bollore 500 ml di acqua, lasciata poi raffreddare perché se si aggiunge lo zucchero quando l’acqua è ancora calda, il liquido si intorbidirebbe, e vi si incorporano 500 g di zucchero, Si filtra il macerato, amalgamando il tutto. Finita questa operazione, si lascia riposare per un paio di giorni poi si imbottiglia. Come tutte le altre varie specialità liquoristiche basate su questa spezia, anche il Mistrà ha le sue declinazioni di gusto, seppur minime. Queste possono variare con l’aggiunta di finocchio selvatico, dell’anice verde, della scorza e polpa di altri agrumi.
Il liquore Mistrà, diluito con acqua e ghiaccio o con un sorbetto di frutta risulta piacevolmente dissetante. È utilizzato sempre più spesso anche nella preparazione di cocktail e long-drink. Grazie alla sua importante componente aromatica in cucina il Mistrà è usato per la preparazione di dolci e biscotti.