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“Moda sin Tòxicos” e gli stilisti spagnoli ripudiano la chimica nell’abbigliamento

Sedici tra i maggiori stilisti spagnoli – tra cui i celebri Agatha Ruiz de la Prada, Antonio Pernas e Jocomomola – aderiscono alla campagna di Greenpeace che chiede all'Unione europea di bandire le sostanze chimiche più pericolose contenute nei capi di abbigliamento.
In una sfilata che si è svolta oggi a Madrid, hanno mostrato le loro creazioni esclusive prodotte senza l'impiego di composti tossici.
L'iniziativa "Moda sin Tóxicos", vede infatti gli stilisti impegnati a sostituire – in pantaloni, maglie, abiti e quantaltro – le sostanze che possono danneggiare il sistema immunitario e quello nervoso, causare tumori e danni allo sviluppo degli organi riproduttivi.
Numerose le sostanze potenzialmente pericolose comunemente usate nei prodotti tessili, come piombo, nickel, cromo IV, arilammine, ftalati e formaldeide. Gli stilisti lavorano in un ambiente molto competitivo – afferma Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace – e devono fare molti sforzi per trovare materiali che non contengano sostanze chimiche potenzialmente pericolose.
L'industria chimica dovrebbe garantire a stilisti e industria tessile che i composti sul mercato non sono pericolosi.
In autunno l'Unione europea dovrà votare la nuova legislazione sulla chimica, nota con l'acronimo inglese Reach.
La nuova legge deve dare un chiaro segnale all'industria, prevedendo l'obbligo di sostituire le sostanze pericolose con alternative più sicure. I 16 stilisti che hanno participato alla sfilata sono: Agatha Ruiz de la Prada, Anke Schlöder, Antonio Pernas, Carlos Díez, Carmen March, David Delfín, Hannibal Laguna, Ion Fiz, Jocomomola, Josep Abril, Juana Martín, Juanjo Oliva, La casita de Wendy, Locking Shocking, Luxoir and Txell Miras. Gli stilisti spagnoli hanno dato un buon esempio dimostrando che è possibile trovare tessuti privi di sostanze tossiche – conclude Onofrio con un interrogativo – Cosa aspetta il mondo della moda italiana ad andare in questa direzione, unendo all'alta qualità stilistica che ci contraddistingue anche quella ambientale?

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