Prodotti tipici

Montasio

Il Montasio è un formaggio italiano a denominazione di origine protetta, tipico del nord-est d’Italia (Friuli-Venezia Giulia e Veneto), soggetto a rigide procedure di produzione e stagionatura, stabilite e vigilate dal rispettivo Consorzio, con sede a Codroipo (UD).

Prende il suo nome dal celebre altopiano del Montasio, nel quale viene prodotto il formaggio fin dal 1200; presso l’abbazia di San Gallo di Moggio Udinese si sono affinate le prime tecniche di produzione, mentre i primi riscontri del nome risalgono al decreto del 22 agosto 1773, quando il Consiglio della città di Udine impose ai commercianti la vendita a prezzo fisso di alcuni prodotti, tra cui questo formaggio, cui, apprendiamo da tale documento, venne imposto il prezzo di 19 soldi a libbra.

Già nel 1880 si formò un movimento cooperativo di caseifici per sostenere la produzione di questo formaggio.[1] Un decreto del Ministero dell’Agricoltura e Foreste del 16 marzo 1987 ha attribuito all’Associazione dei Produttori del Montasio i compiti di supervisione, controllo e marketing della produzione del Montasio.


Zona di produzione
Il disciplinare di produzione, stabilito con Decreto del Presidente della Repubblica Italiana del 13 marzo 1986 impone come zona di produzione tutto il Friuli Venezia Giulia e in Veneto la provincia di Treviso e quella di Belluno, la provincia di Venezia fino a Chioggia e la parte settentrionale della provincia di Padova: viene attualmente prodotto e stagionato in tutto il territorio delle province di Udine (17 soci produttori), Pordenone (11), Gorizia (1), Belluno (1), Treviso (10) ed in parte del territorio delle province di Padova (1) e Venezia (2).

Gli ingredienti sono latte bovino che deve rispettare dei limiti per quanto riguarda la carica batterica, sale e caglio e la stagionatura invece richiede un minimo di 60 giorni. Prodotto in forme cilindriche di 8 cm di altezza e circa 35 cm di diametro[3], assume un sapore, un aspetto, un colore e una consistenza diversa a seconda dei mesi di stagionatura, distinguendosi in fresco, mezzano e stravecchio: quando è fresco (un mese, 45 giorni, due mesi) ha un sapore delicato, la pasta è bianca e caratteristicamente occhiata, la crosta è bianca e morbida; a mano a mano che aumenta la stagionatura, il sapore diventa più aromatico, la crosta più dura, il colore più giallo e la pasta da morbida diventa friabile e dura. Specialmente con varie stagionature, è l’ingrediente principale di uno dei piatti più caratterizzanti della cucina friulana, il frico, e viene generalmente utilizzato in Friuli nella pietanza chiamata polente e formadi, accompagnandosi bene con vini come: formaggio fresco: Friuli Grave Merlot, Friuli Isonzo Merlot, Collio Goriziano Pinot nero e formaggio stagionato:
Friuli Grave Cabernet franc superiore, Friuli Grave Refosco dal peduncolo rosso, Friuli Grave Pinot nero superiore, Colli Orientali del Friuli Schioppettino e Breganze Pinot Nero.

Fonte: wikipedia.org