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Mostra fotografica a favore della ricerca sul cancro

Autore: Mauro Beccaria

Venerdì 28 aprile è stata inaugurata la mostra fotografica dal titolo: «Sono un ragazzo fortunato!» di Mauro Beccaria, all'Istituto di Candiolo IRCCS in provincia di Torino, presso la piazza coperta dell’Istituto sita al primo piano.
Le foto rimarranno esposte fino al 28 maggio con orario libero di visita, dopodiché la mostra itinerante dall’8 giugno (data in cui si terrà l’inaugurazione alle ore 17 presso la galleria della Libreria Mondadori in piazza Barbieri a Pinerolo)fino al 30 giugno rimarrà in tale località, poi si sposterà ancora in altre località del Piemonte. A Pinerolo vi sarà anche un intervento musicale della moglie Angelica. I proventi, derivanti dalla vendita delle fotografie esposte (offerta minima 10 €), saranno devoluti alla Fondazione per la ricerca sul cancro.
L'Istituto di Candiolo, che ha ospitato la mostra, infatti è un centro oncologico privato, convenzionato con il SSN, con la qualifica di Istituto di Ricerca e Cura a carattere scientifico ed è di proprietà della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus (FPRC), che lo ha realizzato e lo finanzia esclusivamente con il sostegno e la generosità di oltre 300 mila donatori, aziende e enti privati.
Mauro Beccaria, socio del CAI di Pinerolo, ha sempre avuto voglia di viaggiare, fin da piccolo amava la storia e la geografia che gli facevano conoscere il mondo pur restando a casa. Dopo la scoperta della malattia, la voglia di vivere si è trasformata in voglia di viaggiare.
Il nemico, un “emangiotelioma” che è un tumore vascolare raro, non è stato capace di fermarlo e, poco dopo la prima terapia, Mauro e la moglie Angelica si regalano un breve viaggio in Trentino. Questo era solo l’inizio: tra l’incredulità dei medici e l’ansia della moglie, Mauro vuole continuare a viaggiare. Prima le nostre belle Alpi, la Liguria e la Costiera Amalfitana e poi Mauro decide di lanciare il cuore oltre l’ostacolo: prossima tappa Budapest. Il viaggio decisivo fu quello “on the road” in India, da solo, dopo l’ultima chemioterapia. Alla ricerca di ossigeno, Mauro riesce a trovare una vera boccata d’aria nei suoi viaggi in quota: prima il campo base Everest, poi la vetta del Kilimangiaro, il monte Fuji, la Kore del Kailash, l’Alta Via n. 1 e 2, le Alpi Marittime, la cima del Licancabur in Bolivia e infine, ultima fatica, l’Aconcagua a quasi 7.000 m nelle Ande. Un viaggio dopo l’altro (25 Paesi in 5 anni, quasi tutti in solitaria e a piedi), la qualità della vita sale e con essa anche l’umore; dopo ogni rientro, Mauro si sente sempre meglio e finalmente anche i medici danno conferma alle sue sensazioni: remissione, una parola che fa allargare sul viso di Mauro un grande e sincero sorriso. I medici dell’Istituto di Candiolo lo sostengono nelle terapie e anche nella sua voglia di conoscere il mondo: ad ogni controllo con buon esito, la domanda di rito è «dove andiamo questa volta?». La remissione della malattia coincide anche con la guarigione interiore. Questa è una storia a lieto fine di un “ragazzo fortunato” che ha deciso di sostenere l’attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro con questa mostra Infatti Mauro racconta la sua voglia di vivere e continuare a lottare contro il cancro, nonostante tutte le difficoltà incontrate sul percorso, dimostrando la sua gratitudine per tutto l’Istituto di Candiolo, che è ormai diventata per lui una seconda famiglia, capace di restituirgli la speranza. Un inno alla vita, che sia di aiuto e stimolo a chi, come lui, ha attraversato o sta attraversando la malattia. Il suo motto: “Fermati e respira” espresso da sua moglie terapeuta è diventato “Alzati e cammina” come disse Gesù a Lazzaro!
Infine dato che la condivisione porta gioia a sé e agli altri, questo suo esempio viene diffuso nelle scuole, nelle biblioteche, librerie e sul blog lavoglialapazzia.blogspot.it per tenere in contatto gli amici e la comunità che si è creata intorno perché in questo modo il coraggio si moltiplica.

Lodovico Marchisio