Nata a Roma l’Accademia della Cultura Enogastromica
E' nata a Roma il 18 gennaio 2006, con l'adesione di 470 professionisti della ristorazione e in una cerimonia affollatissima al Campidoglio, l'Accademia della Cultura Enogastromica che ha l'obiettivo, annunciato dal presidente Pier Giorgio Tupini, ''di favorire il cambiamento culturale degli addetti alla somministrazione degli alimenti e sviluppare l'informazione sul mondo della ristorazione italiana attiva nel Paese e all'estero, anche per iniziative di beneficenza in Africa''.
''Vogliamo puntare alla formazione e – ha detto il presidente dell'Accademia – con l'aiuto gia' raccolto dalla Fipe, dalla Siga e dalle istituzioni, a partire dalla Regione Lazio, del comune e della provincia di Roma in collaborazione con l'universita' 'La Sapienza', vorremmo offrire gratuitamente, sia ai giovani che si affacciano ai mestieri di cuoco e di cameriere sia agli imprenditori che decidono di investire nel settore della ristorazione. Del resto l'esigenza di una formazione professionale – ha aggiunto Tupini – rispetta pienamente le scelte Ue che indicano proprio la figura del titolare del ristorante quale 'responsabile' della somministrazione professionale degli alimenti. Impegno non da poco in tempi di continue emergenze in campo alimentare''.
''Il Lazio – ha detto l'assessore regionale al Turismo Raffaele Ranucci – e' un centro di cultura enogastronomica dove vanno promossi 'i turismi'. Non a caso la legge in materia turistica, che conto di portare in Giunta entro fine mese, prevede il riconoscimento dell'attivita' di ristorazione e il lancio dell'alta scuola di ristorazione con la fondazione dell'Enac, che sara' sia hotel che istituto alberghiero a Ostia, insieme alle iniziative di formazione manageriale a Roma''.
Lo sviluppo del settore passa, secondo il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, ''attraverso l'auspicabile spontamento delle funzioni della Pubblica amministrazione da fornitrice di concessioni e rilasci, e spesso di lentezze burocratiche, a quella di promozione e motore dei controlli che favoriscano la liberta' d'impresa e la tutela del consumatore che ha diritto a cibi sani e freschi''. Del resto solo la capitale, ha ricordato l'assessore alle attivita' produttive del Comune di Roma Franco Cioffarelli, ''ha un patrimonio di 150 mercati rionali e un centro Agroalimentare che possono supportare i ristoratori attraverso un circuito che faciliti l'acquisto di prodotti locali e vino del Lazio che verra' avviato assieme agli assessori regionali Ranucci e Valentini''.
L'iniziativa dell'avvio dell'Accademia della Cultura Enogastronomica, secondo il sottosegretario alla Salute con delega alla Sicurezza alimentare Cesare Cursi, ''va accolta con grande consenso perché potra' rappresentare un ulteriore strumento di difesa della cultura enogastronomica nazionale di fronte ai tentativi di imitazione all'estero. Come il 'Bollino blu', avviato dal ministero della Salute, che supporta la ristorazione di qualita' permettendo alla clientela una facile identificazione attraverso la vetrofania. A tutto cio' si aggiungono i nuovi corsi di formazione e informazione che trovano il supporto del ministero della Salute, anche per ribadire – ha concluso Cursi – che sulla sicurezza alimentare l'Italia e' ai primi posti''.