“O Fiore Mio” anche a Milano Marittima
O Fiore Mio’ , l’atelier della pizza, debutta nella località glamour per eccellenza della Riviera, Milano Marittima
Pizze firmate, ingredienti eccellenti, lievito madre, apertura tutto l’anno
‘O Fiore Mio’ il nuovo concept che ha cambiato il modo di concepire la pizza in Romagna si sposta al mare a un passo dello storico grattacielo Marinella di Milano Marittima, in Viale Romagna, 1. E così dopo l’esordio a Faenza, quello che è stato definito l’atelier della pizza, allarga l’orizzonte verso la costa, scommettendo su una proposta di apertura per tutto l’anno. Non limitata, dunque, alla sola estate. Una scommessa a tutto tondo per la località di Milano Marittima.
Protagonisti di questa avventura sono un gruppo di imprenditori romagnoli, personaggi dalle esperienze diverse che hanno deciso di mettersi in gioco alzando la saracinesca di un nuovo locale, decisamente in controtendenza rispetto al difficile momento attuale. Fra loro il cesenate Angelo Pedemonte che ha convinto il figlio Giacomo a ‘mettere le mani in pasta’. Sarà infatti lui uno dei creatori delle pizze insieme al rivano Gigi Beretta farmacista di formazione, pizzaiolo per vocazione. Entrambi per mesi hanno seguito gli insegnamenti del ‘maestro pizzaiolo’ Giuseppe Merlini protagonista del successo dell’omonimo locale di Faenza nato da un progetto di Davide Fiorentini e Matteo Tambini, e oggi nell’olimpo delle primissime pizzerie italiane secondo la guida del Gambero Rosso. Insieme a Pedemonte e Beretta, altri tre soci: Fabrizio Bagnara organizzatore di eventi e veterano dei locali di Mima; Luca Biancini, responsabile commerciale e socio di un'importante azienda ceramica di Castelbolgonese; Franco Marocchi, imolese, proprietario dell'omonima ditta, operante nel settore degli arredi commerciali.
Settanta i coperti interni, sessanta quelli esterni, per un locale che vuole essere un laboratorio del gusto aperto alle eccellenze del made in Italy enogastronomico, dedicandovi un apposito corner quale vetrina e punto vendita. E visto che il cibo è anche cultura, uno spazio sarà riservato agli influssi culturali e artistici della Romagna, ospitando le ceramiche dei maestri maiolicari faentini.
Ma è il modo di intendere la pizza a fare la differenza.
Un disco di pasta preparato con lievito madre e farine integrali farcito con le tante eccellenze gastronomiche della nostra penisola. Più nel dettaglio, l’impasto sarà tirato con farine di cereali italiani macinati a pietra: grano tenero, grano spezzato, kamut, farro integrale, crusca tostata.
Il lievito utilizzato sarà solo lievito madre, ottenuto dalla fermentazione di farina di grano tenero, acqua, una mela dell’Abbondanza, una pera Mora di Faenza e tre sorbe, antiche varietà di frutta recuperate a km 0 dall’agricoltore Domenico Ghetti di Marzeno.
Lunghissima la fermentazione: dalle 24 alle 48 ore di maturazione, e molto digeribile e fragrante l’impasto, mentre la cottura rigidamente a forno a legna su refrattario, realizzato dalla fornace Valoriani di Reggello (Firenze).
Sulla pizza saranno serviti soltanto i migliori oli extra vergini di oliva italiani, mentre la farcitura utilizzerà solo ingredienti eccellenti e di stagione appositamente selezionati, come mozzarella fior di latte e di bufala campana, pomodori pelati San Marzano, capperi di Salina e olive di Gaeta, salumi di Mora Romagnola e molti altri Presidi Slow Food.
La carta propone quindici pizze, cinque ‘classiche’, cinque ‘della tradizione’, cinque ‘di stagione’, una delle quali firmata da un grande chef del territorio. Arricchiscono l’offerta una piccola selezione di taglieri di salumi e formaggi accuratamente scelti tra i presidi slow food e il meglio delle produzioni locali e italiane certificate, gelati, dolci e sorbetti artigianali firmati dalla storica Pasticceria Fiorentini di Faenza.
Un capitolo a parte merita il bere che consente abbinamenti anche irriverenti.
Una puntuale selezione di vini, una nutrita carta di bollicine con Champagne, Franciacorta e Lambruschi emiliani, le migliori birre artigianali italiane e del territorio, capitanate dalla Dora, la bionda dorata del birrificio La Mata di Solarolo. Presente inoltre qualche bibita ‘firmata’ come gli inossidabili chinotto e la gassosa Neri.
E ogni sera si comincia alle 19, già pronti per servire la pizza ai tavoli o, a scelta, per l’aperitivo che insieme a un calice di vino propone una scelta golosa di spicchi farciti alla moda dello chef.
Milano Marittima, aprile 2013
Ufficio Stampa – Agenzia PrimaPagina
Maurizio Magni – Filippo Fabbri
tel. 0547 26664
fabbri@agenziaprimapagina.it