Operazione dei Nas “Cibo sicuro”: sequestri e sanzioni
Al ministero della Salute sono stati recentemente presentati i numeri del programma di controllo per la sicurezza alimentare: su oltre 3.300 ispezioni dei Nas sono state accertate 1.130 situazioni irregolari e sequestrate mille tonnellate di generi alimentari, per un valore di oltre 3 milioni e 500mila euro
Nel corso delle verifiche presso attività produttive e commerciali, i militari del Nas hanno rilevato gravi irregolarità in 84 strutture tra supermercati, bar, ristoranti, pescherie, depositi e stabilimenti di lavorazione), per le quali si è resa necessaria l'adozione di provvedimenti di sequestro o chiusura immediata.
Nell'ultimo mese estivo hanno eseguito 3.300 ispezioni, d'intesa con il Ministero della Salute, accertando 1.130 situazioni irregolari e segnalando 199 persone all'autorità giudiziaria e 940 a quella amministrativa. In particolare, sono state sequestrate complessivamente oltre mille tonnellate di alimenti di varia natura (prodotti ittici, lattiero-caseari, carne, prodotti da forno e cereali, bibite e bevande) che rappresentavano una minaccia per la salute dei cittadini.
Il valore degli alimenti sottratti alla rete distributiva ammonta complessivamente ad oltre 3 milioni e 500mila euro.
I servizi di vigilanza, indirizzati a tutta la filiera alimentare e agli esercizi commerciali, sono stati indirizzati con particolare attenzione alle località turistiche, in ragione della maggiore deperibilità dei prodotti alimentari sottoposti alle elevate temperature estive.
Il ministero della Salute, ha diffuso i numeri del programma di controllo a livello nazionale per la sicurezza degli alimenti, alla presenza del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini.
Tra i servizi svolti presso esercizi nelle località turistiche o balneari (Fiumicino, costiera Garganica, Amalfitana e Romagnola), sono state individuate e sequestrate oltre 9 tonnellate di prodotti ittici (pesce congelato abusivamente e somministrato come fresco, in cattivo stato di conservazione, privo di tracciabilità, commercializzato senza rispettare le procedure di purificazione previste per i mitili o con aggiunte di additivi vietati).
«I bilanci ci consentono di esprimere una grossa soddisfazione poiché attestano l'Italia tra i Paesi più avanzati in Europa sui controlli alimentari», ha dichiarato Francesca Martini annunciando, però, l'intenzione di inasprire le sanzioni. «Esiste già un disegno di legge del Governo – ha concluso il sottosegretario – che è in discussione in Parlamento. L'inasprimento delle sanzioni guarderà alla possibilità di avere un deterrente maggiore rispetto a quei sistemi di autocontrollo che sono già dovere delle aziende produttrici».
L’operazione “Cibo sicuro” dei Nas dei carabinieri in Emilia Romagna ha riguardato in particolare il settore ittico. Il Nas di Bologna ha eseguito uno specifico controllo su centri di lavorazione e commercio di prodotti ittici, compresi diversi natanti operanti nel settore della pesca, ubicati nelle province di Forlì-Cesena, Ferrara e Rimini, destinati a rifornire le zone di villeggiatura della fascia costiera romagnola. Sono state individuate 4 aziende emiliano-romagnole responsabili di avere utilizzato illecitamente additivi a base di perossido di idrogeno, il cui impiego sugli alimenti è vietato dalla normativa vigente, su elevati quantitativi di calamari e seppie. Sono stati sequestrati 2.300 chili di additivi irregolari importati dalla Spagna e 400 chili di pesci surgelati. Venti persone sono state denunciate.