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“Opson”: lotta alla contraffazione agroalimentare

Roma – La lotta alla contraffazione nel settore agroalimentare diventa di interesse internazionale.
Negli ultimi tre anni, il Corpo forestale dello Stato ha promosso la costituzione in ambito Interpol di una vera e propria rete denominata “Opson”, ad oggi costituita da 29 Paesi, che ha lo scopo di creare una sinergia operativa mirata alla prevenzione e repressione di questo tipo di reati.

Scopo del meeting, organizzato dalla Forestale e dal Segretariato Generale dell’Interpol di Lione, al quale parteciperanno i delegati di 19 Paesi ( Austria, Belgio, Bielorussia, Costa d’Avorio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Giordania, Nigeria, Olanda, Romania, Spagna, Svezia, Thailandia, Turchia, Gran Bretagna, Stati Uniti), è quello di tracciare un bilancio dell’attività svolta nella lotta alla contraffazione agroalimentare che ha portato ad importanti operazioni di polizia a livello internazionale, nonchè verificare ed approfondire lo scambio reciproco di dati, esperienze e strumenti investigativi.

Il valore e la qualità del cibo, la salute umana, la difesa dell’ambiente e del territorio contro l’abbandono e il degrado. La parola sicurezza alimentare è, oggi, un tema di grande attualità ed investe una molteplicità di aspetti legati alla questione alimentare, ambientale ed energetica, tematiche sulle quali è concentrata l’attenzione dell’Europa e non solo.

E’ aumentata, anche, l’attenzione verso le produzioni certificate e quindi verso quei cibi ben riconoscibili per il bollino dop e igp o semplicemente per un ben specifico brand. In particolare le produzioni dop e igp, nate nel 1992, sono diventate l’analogo delle griffe della moda e come queste vengono contraffatte ma, diversamente da esse, il consumatore non riesce a riconoscerle quando sono taroccate.