Ora l’ amaretto è anche all’Acquardens Composita
Natale, aria di cose buone. Mombaruzzo, capitale degli amaretti, festeggia il connubio con la grapperia Berta per un prodotto antico e ‘rivisitato’ sotto l’egida del gusto
Correva l’anno 1792 quando Francesco Moriondo, pasticcere di Corte, si trasferiva a Mombaruzzo, fuggendo la capitale sabauda invasa dai francesi di Napoleone. Qui, come attestano vari documenti storici, iniziò a produrre i suoi famosi amaretti che ben presto divennero celebri per la loro fragranza e bontà.
Così nacque la specialità dei rinomati amaretti di Mombaruzzo, prodotti unici del genere ed espressione di un territorio particolarmente vocato al gusto, il Monferrato.
Nell’Ottocento i consensi divennero numerosi, e la ditta Moriondo otteneva sempre più premi e riconoscimenti, come le medaglie d’oro alle esposizioni di Napoli 1882, Milano e Torino 1884, Roma 1887 e 1895.
Fu Paolina Berta, nonna di Gianfranco ed Enrico, attuali proprietari e distillatori della grappa Berta, rinomata in tutto il mondo, ad avere per prima l’idea di accompagnare gli amaretti all’acquavite. Come erede e continuatrice delle tradizioni, oggi la distilleria Berta ha voluto rinnovare l’antica consuetudine degli amaretti alla grappa, rielaborando la storica ricetta che prevede l’utilizzo di zucchero di primissima scelta, mandorle dolci e amare, albume d’uovo e distillati d’autore.
Il risultato? Un prodigioso dolce dall’aspetto dorato, profumato e morbido al tatto.
L’aggiunta nell’impasto di poche gocce di Acquardens Composita, ‘firmata’ dai fratelli Berta, rende l’amaretto di Mombaruzzo ancora più fragrante, delicato, ricco degli aromi dell’uva appena pigiata. Un prodotto fresco, artigianale e che rispecchia genuinamente il territorio.
Perfetto per le festività natalizie e per mille altre occasioni.
Comunicato stampa
Elisa Braccia
www.distillerieberta.it