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Patatine fritte belghe

La patata ideale per fare le patatine è la Bintje. Questa varietà è stata creata nei Paesi Bassi nel XX secolo. La sua polpa farinosa lo rende ideale per preparare patatine fritte e purè.

Sciacqua brevemente le patatine e asciugatele bene. Una volta sbucciate le patate e tagliate le patate (a mano o con un tagliapasta), sciacquale molto brevemente per non eliminare troppo amido. Più le sciacqui, più il grasso penetrerà nelle patatine durante la cottura. L’amido aiuta a proteggere la superficie della frittura rendendola croccante. Fai attenzione, asciugale bene in un panno per 15 minuti.

Preferire lo strutto all’olio vegetale Tutto il gusto delle patatine fritte belghe deriva dalla cottura nello strutto. Quindi dimentica gli oli vegetali.

Cottura due volte a temperature diverse Le patatine belghe vengono cotte in due lotti. La prima cottura, a 140-150° per 5 minuti, permetterà di cuocere completamente le patatine senza dorarle. Scolale bene e avendo cura di asciugarle con carta assorbente per eliminare il grasso in eccesso. Lasciaie poi riposare a temperatura ambiente per una ventina di minuti in un piatto. La 2° cottura, a 170-180° per 2 minuti, permette di scottare e rosolare le patatine in modo che risultino morbide dentro e croccanti fuori. Scuoti bene il cestello della friggitrice per rimuovere quanto più grasso possibile e asciuga le patatine con carta assorbente.

Salale e gustale Non ti resta che salarle e gustarle! Accompagna le tue patatine con una salsa belga (andalusa, brasil, banzai, rich, tartare, samurai… hai solo l’imbarazzo della scelta), un hamburger o… una fricadelle e ovviamente una buona birra belga!