Pesca e nettarina di Romagna
Italia – Il termine pesca deriva dal latino persica (malus) = (melo) di Persia.
Frutto del pesco, albero della famiglia Rosacee Prunoide, specie Prunus persica, creduto originario della Persia ma, in realtà, di origine cinese.
La Pesca e la Nettarina di Romagna Igp possono essere sia a polpa gialla sia a polpa bianca.
La nettarina, a differenza della pesca, presenta la superficie della buccia completamente glabra, fattore che la rende liscia e particolarmente luminosa, con un colore rosso caratterizzato dalla presenza di sfumature gialle e arancioni. La loro polpa è dolce e succosa.
Le zone di produzione sono caratterizzate dal tipico clima di pianura, influenzato dalla vicinanza del Mar Adriatico, con temperature medie più elevate rispetto al resto della Regione e assenza quasi totale di gelate primaverili, che potrebbero danneggiare seriamente i frutti.
Esistono varietà a buccia vellutata (pesca vera) e altre a buccia glabra (pesca noce, detta anche albicoccolo, baracoccolo, nectarine). Quest’ultima, secondi alcuni, va attribuita a specie diversa (Persica laevis), secondo altri va considerata come mutazione della Prunus Persica e cioè la sua varietà nucipersica.
I primi dati storici della Pesca nettarina di Romagna risalgono agli inizi del ‘300.
La coltura delle pesche e delle nettarine in questa zona si è diffusa nei secoli successivi e molto prima che nel resto d’Italia.
La zona è caratterizzata dal tipico clima di pianura, seppur influenzato dal Mar Adriatico.
La zona di produzione è quella che, nell’ambito regionale raggiunge la temperatura media più elevata, con quasi totale assenza di gelate primaverili che potrebbero danneggiare i frutti.
Il territorio è talmente vocato alla produzione di pesche e nettarine, che vi si producono circa un quarto della produzione totale italiana di settore. La zona di produzione si estende a numerosi comuni in provincia di Bologna, Forlì, Ferrara e Ravenna.
La Pesca nettarina di Romagna ha ottenuto il riconoscimento di tutela Igp nel 2015.