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Peste suina, i Nas di Bologna rilevano il virus in alcuni prodotti alimentari


Settembre 2024 – Bologna – Sono numerosi i controlli effettuati dai Carabinieri del Nas di Bologna per prevenire la diffusione della Peste suina africana nelle province di Bologna, Ferrara, Rimini, Ravenna e Forlì Cesena. I controlli, svolti in collaborazione con i Servizi Veterinari delle Ausl competenti, hanno riguardato attività di ristorazione, esercizi commerciali di vendita all’ingrosso e al dettaglio di alimenti etnici, nonché stabilimenti di produzione e lavorazione delle carni.

“In diverse occasioni”, si legge in un comunicato dei Nas, “sono stati prelevati campioni per l’identificazione del Dna e la ricerca di Psa. In cinque casi, le analisi hanno rilevato la presenza del virus, il quale, è opportuno ricordare, non è trasmissibile all’uomo. I prodotti alimentari risultati positivi al virus, già sottoposti a blocco ufficiale, sono stati destinati alla distruzione e si è proceduto al ritiro di quelli eventualmente ancora in commercio. Anche quando non è stata rilevata la presenza del virus, i controlli hanno permesso di individuare numerose irregolarità nel campo della sicurezza alimentare. Tra queste si evidenziano gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, presenza di insetti e di escrementi di roditori, mancata applicazione delle procedure Haccp e l’assenza di tracciabilità della provenienza delle carni“.

La particolare attenzione rivolta alla provenienza delle carni ha condotto al sequestro di 5.500 kg di carne per mancanza di informazioni obbligatorie, di cui 3.800 kg in provincia di Ferrara, 300 kg in provincia di Forlì-Cesena e 1.400 kg in provincia di Bologna. Complessivamente, sono state elevate 16 sanzioni per un totale di 25mila euro. Su richiesta dei Carabinieri, inoltre, il Dipartimento di Sanità Pubblica delle Ausl competenti ha disposto la sospensione di tre attività commerciali.

Fonte: Alimentando.info