Procede l’iter dell’Ue per realizzare l’obbligo di etichettatura di origine in etichetta
È fissato per il primo semestre del 2022 l’introduzione dell’obbligo di etichettatura di origine a livello di Unione Europea. In occasione del recente European Food Forum, la direttrice per la Sicurezza alimentare e dei mangimi della Direzione Generale Salute della Commissione europea,
Sabin Juelicher, ha spiegato che l’attesa regolamentazione dovrebbe interessare gli alimenti già coperti dagli schemi nazionali in vigore in Francia, Italia e in altri sei Paesi europei, Ha quindi citato ad esempio prodotti alimentari quali il latte e il latte usato come ingrediente, la carne utilizzata come ingrediente, la carne di coniglio, la selvaggina, il riso, il grano duro per la pasta, le patate e il pomodoro (usato in alcuni prodotti a base di pomodoro).
Una prospettiva, questa, che premia il gioco d’anticipo degli eurocrati italiani contro la diplomazia francese del “nutri score”, ma soprattutto che risponde all’insistente richiesta di trasparenza da parte dei consumatori. Si tratta di un cambio di rotta strategico rispetto al Reg. UE n. 1169/2011 che prevedeva la necessità di dimostrare un “comprovato nesso tra origine e qualità del prodotto”.
Le nuove norme puntano a soddisfare le esigenze di una domanda sempre più informata e potrebbero rappresentare un vantaggio competitivo importante nel mercato globale.