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Quante golosità alla Fiera di Sant’Orso!

Torna ad Aosta, il 30 e 31 gennaio 2006, la 1006ª edizione della storica Fiera di Sant'Orso, uno degli avvenimenti di maggiore importanza della regione: vastissima esposizione di artigianato e arte montanara alpina e vitalissima testimonianza di un rituale antico che si rinnova ogni anno e attira folle di visitatori. E' proprio l’occasione giusta per visitare la città, ricca di vestigia del passato romano e medievale. Per la Fiera arrivano qui espositori e visitatori da tutta la Valle, dalle regioni vicine, dalla Savoia e dalla Svizzera Romanda. L’origine è antichissima: affonda le sue radici nelle lontane festività celtiche e si lega alla figura di Ursus, monaco d’origine irlandese vissuto nel VI secolo, patrono degli artigiani della Valle. Si racconta che aiutasse i poveri donando loro zoccoli, abiti e attrezzi agricoli. E' la fiera artigianale delle sculture e degli intagli su legno, degli oggetti in pietra ollare, in ferro battuto, in vimini, in cuoio, dei pizzi e dei tessuti in lana, dei famosi merletti di Cogne, degli attrezzi agricoli, dei mobili, degli utensili per la casa. Ma soprattutto è il luogo dove trovare gli oggetti-simbolo della regione: la coppa dell’amicizia, che si usa per bere il cosiddetto caffè alla valdostana, a turno tra amici e la grolla, calice emblema dell’unità culturale delle genti valdostane, la cui storia sembra riferirsi addirittura al sacro Graal. Naturalmente l’occasione è giusta anche per acquistare i prodotti gastronomici tipici della regione: fontina, mocetta di camoscio, lardo di Arnad, genepì, i vini Morgex e Donnaz. La fiera si sviluppa nel cuore del centro storico, tra Porta Praetoria, via di Sant’Elmo e piazza Chanoux, dove è allestito l’Atelier des métiers, sotto i cui tendoni gli artigiani espongono le loro opere. La statua di Sant’Orso aprirà la solenne processione lungo le strade del centro cittadino. La notte del 30 gennaio si svolge la tradizionale veill, veglia durante la quale si suona, si balla e si degustano i prodotti locali. Con la fiera arrivano infatti numerose orchestre di musicisti nazionali e internazionali di musiche alpine.