Ridurre gli sprechi per salvare più vite
Una nuova ricerca europea suggerisce che sarebbe possibile favorire la vita delle persone e conservare le risorse naturali del pianeta riducendo gli sprechi alimentari e rendendo la catena di produzione alimentare più efficiente. I risultati, presentati sulla rivista Science of the Total Environment, indicano che la riduzione delle percentuali di perdite e sprechi potrebbe tradursi in una riduzione del 50% delle perdite di approvvigionamento alimentare, e quindi contribuire ad alimentare un altro miliardo di persone. Ciò porterebbe a una maggiore sicurezza alimentare. Alcuni ricercatori guidati dall´Università Aalto, in Finlandia, hanno compiuto per la prima volta una stima valida del numero di persone che potrebbero essere nutrite se si riducessero gli sprechi di cibo. Dimezzando le perdite si potrebbe fornire cibo dalle risorse naturali per un ulteriore miliardo di persone, in un mondo la cui popolazione è di circa 7 miliardi. I ricercatori dicono che questo è possibile se a livello globale si potesse raggiungere la più bassa percentuale di perdita che viene raggiunta in una delle regioni. "Non c´è abbastanza acqua pulita ovunque sulla Terra", ha detto Matti Kummu dell´Università Aalto. "I terreni agricoli non possono essere significativamente aumentati e le materie prime di alcuni minerali per i fertilizzanti sono in via di esaurimento. Allo stesso tempo, un quarto della quantità di calorie degli alimenti prodotti va perso o sprecato in diverse fasi della catena di produzione alimentare, con conseguenti inutili perdite di risorse." I ricercatori hanno analizzato l´effetto delle perdite alimentari e il loro rapporto con le risorse a livello globale. Ogni anno le perdite alimentari ammontano a 27 metri cubi di acqua pulita, 0,031 ettari di terreni agricoli e 4,3 kg di fertilizzanti per abitante. "L´agricoltura assorbe oltre il 90% dell´acqua dolce consumata dagli esseri umani e la maggior parte delle materie prime utilizzate nei fertilizzanti", ha detto il dottor Kummu. "Una produzione alimentare più efficiente e la riduzione delle perdite di cibo sono questioni molto importanti per l´ambiente e per la sicurezza alimentare futura." Il team ha scoperto che ogni giorno vanno perse 614 chilocalorie per ogni persona, a causa dalla perdita di cibo nella catena di produzione alimentare. Se non esistesse lo spreco, la produzione alimentare mondiale fornirebbe ogni giorno 2.609 chilocalorie di cibo per ogni persona. Il risultato? Tagliare gli sprechi risulterebbe di fatto in risorse alimentari vitali per otto miliardi di persone. Allo studio hanno contribuito ricercatori dell´Università Vu di Amsterdam, nei Paesi Bassi, e dell´Università di Bonn, in Germania. Per maggiori informazioni, visitare: Università Aalto: http://www.Aalto.fi/en/ Science of the Total Environment: http://www.Journals.elsevier.com/science-of-the-total-environment/