Saldi: i consigli di Altroconsumo per non rimanere delusi
Ecco alcuni consigli da seguire in tempo di acquisti dei SALDI:
Diffida dei negozi che espongono cartelli con i nuovi prezzi senza indicare il prezzo di partenza e la percentuale di sconto, come è previsto dalla legge.
Prova sempre l’articolo scelto: se ti penti dell’acquisto potresti poi avere difficoltà a cambiarlo. In effetti la possibilità di far cambiare il capo o il prodotto è sempre lasciata alla discrezionalità del negoziante, che non ha nessun obbligo in tal senso. Attenzione: se però dopo l’acquisto scopri che il prodotto ha un difetto, sei in diritto di cambiarlo, anche se era in saldo. In generale i negozianti, per tenersi buoni i clienti, consentono i cambi anche solo in caso di ripensamenti; ma spesso non li concedono più per i prodotti in saldo. Se sei incerto/a sull’acquisto, accertati che il negoziante ti consenta di effettuare un cambio e quanti giorni hai per farlo.
Evita di acquistare i capi d’abbigliamento che non abbiano le due etichette, quella di composizione e quella di manutenzione, per evitare danneggiamenti durante la pulizia.
Ricorda che i prezzi esposti vincolano il venditore: alla cassa non può fare un prezzo o uno sconto diverso.
Se il negoziante è convenzionato con una carta di credito è tenuto ad accettarla anche in periodo di saldi. In caso di rifiuto, minaccia di protestare con la banca o la società emittente.
Meglio evitate di pagare con le carte revolving, che consentono di rateizzare la spesa, ma costano care: i tassi di interesse possono andare oltre il 20% e vanifica lo sconto ottenuto.
Fai attenzione alle offerte di pagamento rateizzato a tasso zero: troppo spesso non includono le spese accessorie. Quando si compra a rate, per capire quanto ci costa il finanziamento bisogna controllare il Taeg (tasso effettivo globale) che è il vero indicatore di quanto ci costa il prestito. Confronta le offerte e, a parità di durata e ammontare, scegli il Taeg più basso.
Conserva sempre lo scontrino. Se ti accorgi che il prodotto acquistato è difettoso hai sempre il diritto di chiedere al negoziante la sostituzione o riparazione del prodotto o, se non fosse possibile, la risoluzione del contratto e quindi la restituzione dell’importo pagato o un’ulteriore riduzione del prezzo. La garanzia, prevista dalla legge (d.l. n. 24/2002), vale due anni a partire dalla data di acquisto e deve essere fatta valere entro 60 giorni da quando ti sei accorto/a del difetto. Se non hai più lo scontrino puoi dimostrare l’acquisto (per far valere la garanzia) anche con il tagliando dell’assegno, la ricevuta della carta di credito, lo scontrino del bancomat e simili.
Fonte: Altroconsumo