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Salute: decade l’ordinanza ministeriale che vieta le bio-Banche

StemWay Biotech: "Serve subito una nuova legge, finalmente moderna e liberale, che proietti anche l'Italia tra i paesi più sviluppati nella ricerca innovativa".

E' scaduta il 30 giugno l'ordinanza ministeriale che aveva rinnovato il divieto di istituire biobanche private per la raccolta e la conservazione delle cellule staminali cordonali. Sempre a fine giugno si è concluso il periodo di efficacia, reiterato nel febbraio scorso dal "decreto mille proroghe", per l'istituzione della rete di biobanche pubbliche e private prevista fin dal 2005.

In vista di questa importante scadenza StemWay Biotech, knowledgement company attiva nel settore delle cellule staminali, auspica un immediato intervento del ministro del Welfare Maurizio Sacconi per creare anche in Italia un nuovo quadro normativo nazionale sulla conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale, in linea con quelle che sono le direttive europee e lo sviluppo della ricerca internazionale nel settore. "Va superata – spiega Paolo Rubini, vicepresidente del Gruppo – la inutile e dannosa contrapposizione tra conservazione privata e pubblica che, attraverso la reiterazione delle diverse Ordinanze del Ministero della Salute dal 2002 al oggi, non ha portato altro che la dispersione di più del 98% delle cellule staminali del cordone ombelicale delle mamme italiane. Non c'è bisogno di inventare molto.
Basterebbe vedere cosa succede all'estero, dove le autorità sanitarie nazionali, basandosi su pubblicazioni scientifiche che ribadiscono l'importanza della conservazione autologa quale strumento di prevenzione sanitaria famigliare e che in Italia nessuno prende in considerazione, consentono e favoriscono la conservazione autologa. Per un servizio che prevede una durata di 20 anni non ci si può basare sui risultati della ricerca, solo in ambito ematologico, di ieri o dell'altro ieri!
Il superamento degli attuali divieti, tutti da verificare alla luce delle disposizioni delle direttive europee e del Trattato Istitutivo dell'Unione Europea, porterebbe finalmente anche l'Italia nell'ambito dei paesi leader nella ricerca; il tutto a vantaggio dei giovani ricercatori nazionali e senza alcun impatto sui costi pubblici della sanità e della ricerca."
Nel 2007, secondo i dati di AssoBiobanche, è rimasto inutilizzato oltre il 98% dei campioni di sangue cordonale, derivanti dalle 570.000 nascite avvenute in Italia.
I campioni raccolti nelle biobanche pubbliche presenti sul territorio nazionale sono stati 2.500, mentre circa 5.000 campioni sono stati esportati verso le biobanche private all'estero.

Ufficio Stampa Italia
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