Si combatte la fame anche evitando gli sprechi
Ogni giorno nel mondo si butta via il 50% del cibo prodotto, mentre ben 25mila persone muoiono di fame. In Italia, sulla coscienza di ognuno di noi gravano 27 kg all’anno di sprechi(in America il doppio). Si inizia a scartare nel campo(lattughe non abbastanza tonde, fragole imperfette, mele di forma leggermente diversa), si prosegue lungo la distribuzione, si continua nei punti vendita. Alla fine, c’è il nostro personale contributo: buttiamo nella spazzatura circa il 10% della nostra spesa, cioè una media di 561 euro all’anno, dei quali più di 50 solo a Natale, festa del consumismo e dello spreco.
Come limitare il disastro? Comprando meno, solo quello che ci serve, evitare le offerte speciali se non si è sicuri di consumare tutto, preferire i prodotti base, facilmente riciclabili in cucina, ai piatti pronti, pensando sempre che il cibo non consumato inevitabilmente si deteriora oltre la data di scadenza.
Due organizzazioni sono nate proprio allo scopo di combattere ed evitare gli sprechi alimentari. La prima è Last Minute Market, attiva nel recupero di cibo, libri, farmaci e altro(www.lastminutemarket.org). Il Banco Alimentare, invece, organizza ogni anno la Giornata nazionale della Colletta alimentare, in cui si chiede di fare la spesa per gli indigenti: l’appuntamento è sabato 28 novembre, e per le città consultare il sito www.bancoalimentare.org
Alfredo Zavanone