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Stress: per un adulto su due il cibo è un antidoto contro la depressione

Scorpacciate di dolci, patatine fritte o gelato per vincere tristezza, depressione o stress. Per quasi un adulto su due, infatti, il cibo 'funziona' da antidoto contro uno stato d'animo negativo. Lo rivela un'indagine condotta dalla britannica Priory Clinic, secondo la quale il rimedio non sembra pero' funzionare. Dopo l'abbuffata, infatti, un quarto delle persone si sente colpevole e un altro 25% comincia a pensare che il segreto per la felicita' consista nell'essere piu' magri. Insomma, secondo la Eating Disorders Association e' arrivato il momento di preoccuparsi: questi risultati mostrano che la nostra societa' preme verso un certo tipo di immagine. ''La venerazione della magrezza tipica della societa' contemporanea – sottolinea alla Bbc online Peter Smith, specialista in disordini alimentari del Priory Hospital di Roehampton – la nostra accettazione di immagini distorte dei corpi sui media fanno si' che un crescente numero di persone sara' colpito da disturbi mentali relativi al cibo, al peso e all'immagine corporea''. Il team di Smith ha monitorato in tutto 2 mila presone, scoprendo che il 47% degli adolescenti tra i 16 e i 24 anni e il 40% dei 35-44enni mangiano per noia, mentre un quarto dei 45-54enni si butta sul cibo per combattere lo stress. Non manca, poi, chi si concede solitarie abbuffate dopo una discussione con il partner. Insomma, spesso i problemi a tavola e con la bilancia sono solo il riflesso di difficolta' emotive.
Fonte: Mal/Adnkronos Salute