Studi in Canada sul morbo della "mucca pazza"
Il morbo della mucca pazza potrebbe, in circostanze particolari, annidarsi in tessuti bovini ritenuti finora refrattari all'infezione e, quindi, sicuri al consumo. Gli studi di un team di ricercatori canadesi rivelano che le proteine responsabili dell'encefalopatia spongiforme bovina cioè il morbo della mucca pazza, sono state trovate nei reni e nel pancreas di topi di laboratorio.
Le conclusioni dei ricercatori vengono pubblicate mentre il Canada sta affrontando una nuova crisi per l'emergere di due casi di mucca pazza (i primi due risalivano al 2003).
"Le implicazioni sanitarie degli studi canadesi – ha riferito Neil Cashman dell'Università di Toronto – sono serie: infatti le proteine all'origine del morbo, che può trasmettersi all'uomo ed è mortale, potrebbero trovarsi anche in tessuti generalmente immessi nel circuito alimentare".
Finora, si riteneva che gli organi da evitare fossero il cervello, il midollo spinale, i tessuti del sistema nervoso, i nodi linfatici e gli organi coinvolti nel sistema immunitario come la milza.
Le nuove ricerche, inizialmente condotte su topi (e ripetute su pecore), portano alla conclusione che organi come il fegato, il pancreas, i reni, potrebbero essere portatori delle proteine del morbo.
In Canada, e in generale in America l'incidenza del morbo sul patrimonio bovino è molto più bassa rispetto all'Europa, dove i casi sono stati estremamente più numerosi. Finora in Canada i casi di mucca pazza accertati sono stati quattro e negli Stati Uniti uno o due.
Fonte: Corriere Ticino