Successo della 4° edizione di “Patata in Bo”
Si è conclusa positivamente la quarta edizione di "PATATA in BO" – Settimana nazionale della Patata, promossa da Confcommercio Ascom di Bologna con il contributo della Camera di Commercio e realizzata in collaborazione con banca Carisbo, oltre a numerosi sponsor istituzionali e privati, inserita tra l’altro nell’ampio cartellone di eventi "wine & food festival" dell’Emilia-Romagna.
La patata, si sa, è certamente un prodotto agricolo trasversale, utilizzato sia dalle grandi mense scolastiche, militari ed ospedaliere, che dai grandi ristoratori e addirittura da tutti gli chef stellati. Anzi, se c’è un prodotto che effettivamente troviamo in qualsiasi ristorante, certamente è la patata, nelle sue molte varianti: lessata, fritta, in umido, al forno e come purè. Non sono solo questi i motivi che hanno spinto Confcommercio Ascom di Bologna ad essere convinto sostenitore dell’iniziativa PATATA in BO – Settimana nazionale della Patata (che, insieme a ristoratori, panificatori, sfogline e pasticcieri bolognesi, promuove il prezioso tubero), ma anche il fatto che l’evento cresce continuamente allargando il giro di interessi.
In chiusura di questa kermesse è bene quindi ragionare sui numeri che l’hanno caratterizzata, parlando da subito degli sponsor, i quali, gradualmente, nel corso degli anni, sono aumentati numericamente dando origine ad un fenomeno per cui il sostegno è costituito da somme contenute, ma elargite dai numerosi soggetti coinvolti: l’unione fa la forza, è il caso di dirlo. L’edizione di quest’anno ha dimostrato da subito un accresciuto interesse da parte di pubblico ed operatori sin dalla serata di gala, svoltasi a Palazzo Grassi, sede del circolo ufficiali dell’esercito italiano, che con oltre 400 invitati ha degnamente inaugurato la famosa settimana. In questa occasione 20 ristoratori bolognesi hanno presentato l’anteprima delle loro creazioni culinarie basate sulla patata, affiancati da un sontuoso buffet curato da Vecchia Malga, dalla "piadina filosofale" di Fresco Piada con lo squacquerone, dai "tortelli inconsueti" di Corrado Zamboni, dalla Mortadella Bologna IGP del salumificio Villani e dall’immancabile frutta di qualità offerta da Fedagro Mercati.
I sette giorni della manifestazione hanno raccolto oltre 300 adesioni di ristoranti a livello nazionale, 70 dei quali bolognesi, insieme a più di 400 fra panifici, pastifici e pasticcerie. Una menzione speciale va a Marco Medaglia, presidente del CIM, ovvero "Cuochi Italiani nel Mondo", sostenitore dell’evento insieme a molti dei 2.000 cuochi italiani che lavorano all’estero, e per questo da Pechino a New York, da San Paolo ad Amsterdam, la settimana della "PATATA in BO" ha fatto parlare di sé anche nei migliori ristoranti stranieri. Considerando inoltre che ogni ristorante aderente consuma mediamente 60 kg di patate alla settimana, e anche in virtù del fatto che in occasione della fatidica settimana i consumi di patata sono aumentati, l’evento ha registrato l’impiego di circa 30.000 kg di patate, a cui devono aggiungersi quelle utilizzate da panificatori e pasticcieri.
L’iniziativa, secondo una stima prudenziale, ha coinvolto a livello nazionale circa 60/70.000 consumatori, di cui 8.000 nella sola città di Bologna, suddivisi tra coloro che hanno provato le ricette proposte dai ristoratori e coloro che hanno acquistato pane, focacce, pizzette, crescentine, sfogliatine e croissant alla patata. A questo punto grazie a PATATA in BO abbiamo fugato ogni dubbio: la patata si è lasciata alle spalle la vecchia nomea di "prodotto povero", per approdare al rango di prodotto qualificato, con il recente ottenimento della DOP, Denominazione di Origine Protetta e, successivamente, sedere allo stesso tavolo dove ormai da tempo siedono già altri prodotti di eccellenza, di cui il nostro Paese, ma soprattutto l’Emilia-Romagna, vantano primati unici nel mondo.