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Successo della Borsa Mediterranea del Turismo 2007

I risultati positivi del settore agrituristico sono stati messi in evidenza durante la Borsa Mediterranea del Turismo unitamente al peso, sempre più rilevante della produzione di qualità del Mezzogiorno d’Italia.
L'Italia e il Mezzogiorno dei sapori, delle tradizioni e dell'agricoltura, emerge anche dal fatto che l'Italia è leader in Europa; oggi vanta 159 prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti dall'Unione europea e altri attendono il riconoscimento dopo che il Mipaaf ha attivato l'istanza. Un patrimonio di sapori che uniti all'accoglienza delle strutture e alle meraviglie della natura, premiano il settore agrituristico, con le mete agricole, in grado di unire percorsi di saperi e di sapori, alle meraviglie naturalistiche di un patrimonio straordinario.
Cosi nella sua relazione, a margine della giornata conclusiva del BMT 2007,tenutasi a Napoli alla Mostra d’Oltremare, il rappresentante della Direzione Generale Qualità (D.G.Q.) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali,Rosario Lopa, ha segnalato il matrimonio fruttuoso del turismo con l'agricoltura.
Il mercato dell'agriturismo, ha detto, tra ospitalità, acquisti di prodotti tipici e ristorazione, muove complessivamente circa 800 milioni di euro ogni anno. Cogliamo con soddisfazione che si è evidenziato il peso sempre più rilevante delle produzioni di qualità del nostro Paese.
I dati e le considerazioni degli attori interessati – continua Lopa – sono la conferma dell'attenzione costante e dell'impegno che abbiamo sempre profuso per la tutela e la valorizzazione del grande patrimonio agroalimentare.
L'Italia oggi è leader in Europa per riconoscimenti Dop e Igp.
Le denominazioni d'origine, infatti rappresentano un fortissimo strumento di difesa della qualità in agricoltura e grazie a questi sistemi, è possibile incoraggiare le produzioni agricole, proteggendo i prodotti dalle imitazioni e dagli abusi.
In riferimento al settore agrituristico, Lopa aggiunge: Fa piacere notare la rilevanza che la BMT ha dato al 'matrimonio fruttuoso tra turismo e agricoltura,
evidenziando il numero sempre più alto di turisti che scelgono mete agricole in un connubio tra ospitalità, prodotti tipici, ristorazione, arte, natura e cultura, che sono il vanto e il grande patrimonio dell'Italia e degli italiani.
Nell'arco temporale compreso tra il 1999 e il 2006, il giro d'affari del settore agrituristico è cresciuto del 128%, a fronte di un incremento complessivo delle aziende attive pari al 53%. Non è tutto. Dai rilevamenti Eurispes, i turisti che hanno scelto le mete agricole sono stati circa 12 milioni, tra italiani e stranieri. Di questi, i tre quarti sono enoturisti sulle Strade e nelle Città del vino e visitatori di sagre e feste di paese, mentre circa 3 milioni sono gli ospiti delle aziende agrituristiche.
Nella vendemmia la produzione di vini Doc e Docg ha raggiunto i 16,6 milioni di ettolitri, cioè il 33% del totale del vino prodotto nel nostro Paese. Includendo il vino Igt, la percentuale di vino di qualità prodotto in Italia sul totale ammonta al 60%.
"Il fatturato complessivo delle denominazioni tutelate italiane, compreso il vino – ha detto Lopa – rappresenta circa il 10% del settore agro-alimentare e circa il 16% dell'export. Queste cifre dimostrano il peso sempre più rilevante della produzione di qualità del nostro Paese. Ma agriturismo – ha sottolineato Lopa – non vuol dire azienda agricola che fa anche ristorazione e non vuol dire albergo e ristorante in campagna, perché questo farebbe concorrenza sleale rispetto ad altri esercizi. In Italia abbiamo avuto invece un grande esempio di valorizzazione dell'agricoltura regionale.
Questi modelli rappresentano per noi una vera sfida; c'è infatti il rischio – data l'enorme richiesta – di superare i limiti di uno sviluppo sostenibile, appesantendo il territorio e l'ambiente. Perciò – ha spiegato ancora – vorremmo distribuire sul territorio nazionale la presenza dell'uomo e del turismo facendo nascere agriturismi in altre Regioni. Perché in tutte le aree, sia montane sia marine, l'agriturismo può radicarsi rispettando il territorio.
A tale proposito, mi vengono in mente i "Programmi Leader" e l'iniziativa Le strade del vino che, con percorsi turistici alternativi, attrae un enorme flusso sulle zone di produzione dei nostri vini tipici. Tanto che si sta cercando di creare un percorso simile per l'olio, con l'intenzione di sostenere le produzioni italiane nelle aree in cui nascono. Per tutte queste ragioni, di recente, abbiamo fatto una nuova legge nazionale sull'agriturismo, affinché sia regolato da norme precise.
Il Mezzogiorno ha grandi potenzialità per l'agriturismo, che tra l'altro si è mostrato in grado di attrarre i giovani, non allontanandoli dall'agricoltura e dall'ambiente.
La Riforma Fischler – ha concluso Lopa – garantisce stabilità economica fino al 2013 e io credo che dobbiamo utilizzare questo periodo di tempo per potenziare la multifunzionalità dell'agricoltura e lo dobbiamo fare uniti, insieme ai nuovi Paesi membri.

Napoli, 1 aprile 2007