Tecnopolo per l’agroalimentare di Cesena
Semaforo verde per il progetto definitivo della struttura destinata ad ospitare il Tecnopolo.
Nei giorni scorsi la Giunta del Comune di Cesena ha approvato la delibera che delinea l'intervento per la realizzazione della "cittadella" della ricerca agroalimentare, che sarà edificata in un'area di 1980 mq adiacente a Villa Almerici, sede del campus di Scienze degli Alimenti. Per la creazione del Tecnopolo di Cesena sono stati stanziati 2.860.000 euro, di cui 2.000.000 finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e 860.000 dal Comune di Cesena, spesa già prevista nel Piano Investimenti.
"L'approvazione del progetto definitivo rappresenta una tappa importante nel percorso avviato fin dal 2010 con la Regione e l'Università – commenta il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi – e a cui Cesena attribuisce un fondamentale ruolo strategico, tenuto conto della vocazione specifica per l'agroalimentare del nostro territorio, dove operano alcune delle aziende leader del settore ed è presente il corso di laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari. Abbiamo sempre ritenuto indispensabile creare un collegamento più forte fra università e il tessuto produttivo per favorire l'innovazione e rendere le nostre aziende sempre più competitive. Oggi questo collegamento si appresta a diventare realtà nel modo migliore, attraverso l'impulso alla ricerca e all'innovazione e la creazione di sinergie tra tutti i soggetti operanti in questo settore. La tappa successiva sarà la redazione del progetto esecutivo, la cui approvazione è l'ultimo passo prima dell'inizio dei lavori veri e propri".
Nel dettaglio, il progetto approvato nei giorni scorsi prevede la costruzione di un nuovo fabbricato, della superficie di circa 960 mq, distribuito su due piani. Al piano terra troveranno spazio – oltre alla hall, alla segreteria e a una serie di locali tecnici – un laboratorio di ingegneria alimentare e celle frigorifere. Al primo piano, invece, saranno collocati uffici e una serie di laboratori, fra cui un laboratorio per i preparativi dei campioni vegetali e uno per i preparativi dei campioni animali, un laboratorio di coltura cellulare, uno di biochimica e ben 4 per la biologia molecolare.
Il Tecnopolo di Cesena rientra in un progetto imponente che vedrà sorgere 10 centri di ricerca industriale su tutto il territorio regionale. Questi centri, nascono dallo sforzo congiunto di Regione, Università di Bologna e amministrazioni locali e si propongono come punti di collegamento tra imprese del territorio, facoltà e laboratori di ricerca pubblici e privati. L'intero progetto è volto a rilanciare l'innovazione e la ricerca in campo industriale e favorire la condivisione di idee e risorse tra settore produttivo e università. All'interno della struttura cesenate lavorerà il CIRI (Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale) Agroalimentare di Cesena, che avrà il compito di sviluppare i programmi di ricerca imperniati sull'area di processo, alimenti, consumi e salute e su bioanalitica, bioattività, microbiologia e valorizzazione di microrganismi a fini industriali, e del Ciri ICT, rivolto all'applicazione all'infomobilità, alla localizzazione e al food. Il complesso coinvolgerà 21 ricercatori, di cui 15 nuovi assunti con un investimento di 4,2 milioni di euro.