Uva da tavola di Mazzarrone
Frutti allo stato fresco, riferibili al genere vitis (L), delle seguenti tipologie:
– Uva nera,
– Uva rossa,
– Uva bianca.
Le principali caratteristiche dell’uva di Mazzarrone sono le seguenti:
– Dimensione del grappolo: minimo da 350 gr. a 400 gr.,
– Peso medio dell’acino: minimo 3 gr. per varietà ad acino piccolo e 5 gr. per varietà ad acino grosso,
– Contenuto di solidi solubili totali: minimo 13,00 espresso in gradi Brix,
– Caratteristiche del rachide: non deve presentare imbrunimenti né sintomi di oidio.
La zona geografica interessata alla coltivazione dell’uva da tavola di Mazzarrone è ubicata a cavallo delle provincie di Catania e di Ragusa e comprende i comuni di: Caltagirone, Licodia Eubea, e Mazzarrone, situati nella provincia di Catania e i comuni di: Acate, Chiaramonte Gulfi e Comiso per la provincia di Ragusa. Il territorio è delimitato in apposita cartografia 1:25000.
Il territorio interessato alla denominazione ha il suo baricentro, sia geografico che socio-economico, nel comune di Mazzarrone. Le origini della coltivazione dell’uva da tavola nell’areale di Mazzarrone sono antiche, vi sono tracce di vigneti già nel secolo scorso riscontrabili dagli atti pubblici di compravendita stipulati tra la fine del secolo scorso e l’inizio del 1900. Anche il Pastena, nel suo libro “La civiltà della vita in Sicilia” riporta che alla fine del secolo scorso la produzione di uva da tavola rappresentava il 5 % della produzione viticola del “Mandamento di Caltagirone”. Negli anni ’30-’40, nei territori indicati, venivano coltivate diverse varietà di uva tavola. Negli anni ’50 si è verificata una notevole attività di innovazione della coltura sia per l’evoluzione verficatasi nel panorama varietale che nelle tecniche di coltivazione che, associati alle intervenute riforme fondiarie, hanno contribuito allo sviluppo della coltura nell’intero comprensorio. Nel contempo, si è avuta una forte specializzazione della coltura in questo comprensorio sia per ciò che concerne l’adozione di innovative forme di allevamento che di accorgimenti tecnici che gli agricoltori hanno adottato per l’anticipazione o il ritardo nella maturazione dell’uva. La rintracciabilità del prodotto è garantita dal fatto che i produttori della “Uva da tavola di Mazzarrone” devono iscrivere i propri vigneti in un appositio elenco attivato, tenuto ed aggiornato dall’organismo di controllo. Inoltre i produttori sono tenuti a comunicare la data indicativa di inizio raccolta, dieci giorni prima che avvenga la stessa, ed a presentare una denuncia finale di produzione annuale.
La forma di allevamento utilizzata per la coltivazione dell’uva da tavola è il tendone; per la cultivar Cardinal è utilizzata anche la controspalliera. La densità di piante è compresa tra 1100 e 1600 per ettaro per il tendone e di 1800 e 2500 piante per ettaro per la controspalliera. Fra le tecniche di coltivazione ha particolare importanza la copertura dei vigneti con film plastico, adeguatamente fissato alla struttura del vigneto, allo scopo sia di anticipare la maturazione a giugno che posticipare la raccolta fino alla fine di dicembre. Altro elemento importante, fra le tecniche di coltivazione, è la potatura che viene eseguita al secco e al verde. Gli interventi al verde servono ad integrazione e completamento della potatura invernale con l’obiettivo di mantenere un equilibrio tra la fase vegetativa e la fase riproduttiva della pianta. Molto importanti, al fine di migliorare qualitativamente la produzione, sono gli interventi sulla fruttificazione, diradamento dei grappoli, sistemazione dei grappoli ed interventi sui grappoli. La produzione unitaria massima consentita è di 350 quintali di uva per i vigneti allevati a tendone e di 200 quintali per ettaro per i vigneti allevati a controspalliera.
La produzione di uva da tavola, nella zona in esame, ha contribuito in modo notevole allo sviluppo economico e alla attività commerciali dell’intero comprensorio. La popolazione attiva, infatti, per il 67,7 % è incentrata sull’agricoltura, la quale è indirizzata quasi esclusivamente alla coltivazione della vite di uva da tavola. La produzione di uva da tavola di Mazzarrone supera il 90 % della produzione agricola locale. L’ambiente pedoclimatico particolarmente vocato alla coltivazione dell’uva da tavola unitamente alla forte specializzazione che tale coltura ha avuto nel comprensorio riesce a conferire al prodotto finale caratteristiche qualitative, organolettiche e commerciali, tali da differenziarlo dalle stesse produzioni provenienti da altre zone. I terreni, costituiti da regosuoli da rocce sabbiose, di tipo calcareo a struttura sciolta, raramente argillosa, presentano una discreta fertilità. La coltivazione dell’uva da tavola nel Mazzarronese, oltre ad avere una rilevanza economica perché principale fonte di reddito per la popolazione di quel territorio, ha una rilevanza sociale e culturale affondando le proprie radici nel secolo scorso, evolvendosi e consolidandosi col passare deglianni, e diventando parte integrante e imprescindibile della vita locale. L’uva da tavola di Mazzarrone, per la forte specializzazione che tale coltura ha avuto nel corso del tempo, ha una notorietà affermata sui mercati nazionali, confermata dalle caratteristiche qualitative assunte dal prodotto (organolettiche e commerciali).