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Vitamine del gruppo B per contrastare l’Alzheimer

I risultati di questo studio sono estremamente promettenti: la vitamina B, in particolare la vitamina B6 e la vitamina B12, contrasterrebbero gli effetti dell’Alzheimer e ne bloccherebbero lo sviluppo.

L’Alzheimer è una malattia degenerativa che demolisce progressivamente le cellule cerebrali, portando l’individuo a una demenza che non gli consente più una vita normale.
Le vitamine del gruppo B, sono molto utili per il nostro organismo, soprattutto per quanto riguarda il funzinamento del sistema nervoso, ma anche per il tono muscolare, la pelle, i capelli, l’apparato gastrointestinale, fondamentali per il metebolismo di lipidi e proteine.

I ricercatori dell’Università di Oxford, con a capo il dott. David Smith hanno condotto uno studio durato due anni, su 168 pazienti divisi in due gruppi. Il primo gruppo ha assunto una pasticca al giorno composta con dosi elevate di B6 e B12 più acido folico. L’altro gruppo invece un placebo.
I risultati hanno portato buoni risultati: la riduzione del progredire della malattia è stata ridotta in percentuali che vanno dal 30 al 53%.
L’area cerebrale con l’Alzheimer va incontro a un decadimento e a un ridimensinamento restringendosi naturalmente con l’avanzare dell’età.
L’omocisteina, un aminoacido presente nel sangue, verrebbe regolato in maniera tale da combattere il restringimento anomalo del cervello con l’assunzione di vitamina B.
Secondo il dott Smith, i risultati sono molto incoraggianti: “è una soluzione molto semplice: dare a qualcuno delle vitamine e proteggere il cervello. I risultati sono estremamente promettenti”.
La maggior parte degli esperti in materia mostra scetticismo ma il ricercatore è ottimista: “la nostra speranza è che questo semplice e sicuro trattamento ritarderà lo sviluppo della malattia di Alzheimer in molte persone che soffrono di lievi problemi di memoria”.

Il 21 settembre 2010 ci sarà la XVII Giornata Mondiale dell’Alzheimer che colpisce nel mondo 26 milioni di persone e solo in Italia 800.000 persone, in particolar modo donne e
un integrazione di vitamina B potrebbe diventare la terapia preventiva.

Fonte: gossipitaliano.it